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Memeurope+: mobilità interculturale ad Agen

Agen memeurope+

In attesa di ospitare a Udine, nel corso dell’ultima settimana di gennaio, la tappa finale del progetto Memeurope, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+ e di cui il “Marinelli” è scuola capofila, diamo spazio al racconto di uno studente del nostro ErasmusClub che, assieme ad altri sei “marinelliani” accompagnati dai proff. Cesare e De Clara, ha appena partecipato alla quarta mobilità internazionale prevista, che si è tenuta ad Agen in Francia.

Agen

Agen si presenta come un piccolo centro, rispetto alla nostra Udine, di 35 mila abitanti circa, situato nella Francia meridionale e capoluogo del dipartimento della Lot-et-Garonne. È molto significativa la sua vicinanza al fiume Garonna, importante via di comunicazione e luogo della memoria per la popolazione locale.

Obiettivo della Mobilità

L’obiettivo di questa mobilità è stato quello di lavorare in gruppo sul tema della memoria comune europea a partire dai luoghi della memoria locali dei vari paesi partecipanti al progetto (Estonia, Slovenia, Spagna, Italia e Francia). Più che un semplice momento di condivisione si è trattato di una discussione comune, finalizzata ad una riflessione matura e consapevole sull’identità europea.

Attività Settimanali:

Nel tardo pomeriggio di sabato 12 novembre siamo arrivati alla stazione ferroviaria di Agen, dove siamo stati accolti dalle nostre famiglie ospitanti. Il resto della giornata è stato dedicato alla conoscenza e alle attività organizzate dai rispettivi “parenti acquisiti”. La settimana è proseguita con la domenica dedicata ancora alla scoperta delle attività quotidiane tipiche di ciascun nucleo familiare.

Inizia solo con lunedì 14 la vera “sfida”: dopo un’attività di ice breaking per presentare i workshop settimanali, il dirigente della scuola ospitante, il liceo Bernard Palissy, ha presentato l’Istituto nel quale avremmo passato intense giornate di lavoro e condivisione (da segnalare l’indispensabile traduzione della prof.ssa Cesare, visto che il dirigente locale non parlava bene l’inglese). Successivamente c’è stato un momento dedicato alla commemorazione dei caduti della prima guerra mondiale con l’esecuzione dell’inno nazionale da parte del coro e dell’orchestra della scuola. A questo punto sono iniziati ufficialmente i lavori di gruppo (rigorosamente multinazionali) durati sino al tardo pomeriggio, con intervalli per pause e mensa. La prima giornata si è conclusa con un buffet organizzato dai genitori dei ragazzi francesi.

Il martedì è stato dedicato al prosieguo dei progetti “scendendo anche in campo”, visitando la città, alla scoperta dei luoghi della memoria locale, guidati dai brillanti studenti francesi. Tutto ciò è terminato con la visita al municipio di Agen, dove in serata siamo stati accolti ufficialmente da un assessore che faceva le veci del sindaco e rifocillati con un altro ricco buffet.

Mercoledì 17 abbiamo potuto allontanarci dal piccolo centro, per continuare le nostre osservazioni e progetti a Bordeaux, capitale della regione della Nuova Aquitania, a cui abbiamo dedicato gran parte della giornata tra le viuzze del centro, i musei e le mostre, lasciando anche lo spazio alla degustazione di cibi tipici e negozi singolari.

Con giovedì si poteva già percepire la dirittura di arrivo dei progetti nonché della settimana di scambio. Infatti nel primo pomeriggio sono stati presentati i primi lavori realizzati dai gruppi nella cappella della scuola. Poi la giornata si è conclusa con, purtroppo, la “festa di addio” a causa della partenza anticipata dei colleghi spagnoli prevista per il giorno seguente.

L’ultimo giorno effettivo di lavoro, venerdì, è stato impegnato solo per metà da attività curricolari, in quanto il pomeriggio è stato lasciato libero per i saluti e per qualche souvenir.

Termina tutto con la nostra partenza di sabato mattina, il giorno 19, nel luogo dove tutto è iniziato, la stazione di Agen, ma stavolta accompagnati dai saluti malinconici degli amici francesi, forti però di nuove conoscenze, consapevolezze e riflessioni sulla storia comune europea, che ci accomuna più di quanto crediamo.

Martin De Bellis 4M

Bordeaux, 2022 

 
Destinatari: 
Docenti
Famiglie
Studenti