I ragazzi di ieri e di oggi. La magia di un incontro. Sono arrivati da tante parti d’Italia e sono arrivati anche da un altro continente; sono ritornati qui, al Marinelli, dove tutto è iniziato, dove alla fine degli anni Cinquanta i fili delle loro esistenze si sono per la prima volta intrecciati e dove le loro vite hanno visto per la prima volta quei muri. Questi muri, di queste aule, che oggi sono sventrati dallo stridore della ruspa e ingabbiati in lucenti impalcature, ma che ieri – un ieri lontano oramai – assistevano a lezioni, ricreazioni, racconti, voti, interrogazioni, pagelle e molto altro.
Eccoli, “quelli che ancora ci sono” dei ragazzi e delle ragazze della classe 5A, diplomati nel 1963, che hanno voluto incontrarsi dopo sessant’anni esatti di diploma e hanno voluto far partire il loro ritrovarsi proprio da qui, dal luogo che per la prima volta li ha visti insieme; il loro liceo.
Tanti sono i racconti, tanti sono i ricordi, tante le risate che i ragazzi di ieri hanno potuto condividere tra loro e con i ragazzi di oggi. Alberto, Allegra, Benedetta, Filippo, Giacomo, Giovanni, Natan, Rebecca e Sofia hanno potuto ascoltare le loro storie, hanno potuto cogliere non solo il punto di partenza - il liceo - ma anche gli sviluppi di questo in percorsi universitari e professionali di altissimo livello; hanno potuto apprezzare la gioia del vivere e il piacere di condividere le loro storie. Eccole lì, in una presentazione multimediale da loro preparata, eccole … tutte le loro storie appunto. C’è anche la famiglia, i figli, i nipoti, gli amori nati sui banchi di scuola e ancora perennemente uniti e saldi, gli amori perduti e anche quelli ritrovati dopo vite parallele vissute altrove e poi quasi magicamente unite.
Una poesia. Una bellezza. Una gioia infinita. Per loro, il piacere e la bellezza dello stare insieme e del ritrovarsi nel luogo da cui tutto è partito; per noi un regalo prezioso, un insegnamento speciale.
Abbiamo cercato di accoglierli nel liceo di ieri e in quello di oggi, quello ecosostenibile, quello della nuova sede; è su quei banchi che si sono seduti e hanno voluto ricoprire i posti che un tempo erano i loro. “Tu eri qui, dietro a me; io ero qui, alla tua destra” … Abbiamo cercato di trasmettere loro la nostra scuola, quella che viviamo ogni giorno, abbiamo cercato di far vedere dove siamo e dove potremmo arrivare, quello che il liceo rappresenta per noi oggi. Il nostro punto di partenza. Loro ci hanno fatto vedere e immaginare dove potremmo essere e cosa potremmo diventare. Bellissimo. L’incanto dell’incontro generazionale.
Solo un grazie.
Ah, dimenticavamo, non solo alcune immagini (qui di seguito), ma anche un imperdibile video ricordo.
A cura di Angela Schinella